La diffusione del Covid 19, considerato inizialmente alla pari di un’influenza, sta mettendo in crisi sia le strutture sanitarie che l’economia europea e mondiale, con inevitabili ricadute sulle quotazioni delle Borse internazionali. Al momento solo la Cina, focolaio iniziale del virus, sembra essere stata in grado di mettersi alle spalle la pandemia, con le città e le fabbriche dell'ex Impero celeste che nelle ultime settimane hanno intrapreso la via di un graduale ritorno alla normalità. Ma quanto sta avvenendo su scala internazionale, quali ricadute avrà per il settore turistico?
Coronavirus e turismo: le ricadute sul PIL offuscano prospettive comparto
Tra i settori maggiormente penalizzati dal coronavirus vi è quello turistico. Se da un lato il calo del petrolio potrebbe rappresentare un elemento favorevole, specie per le compagnie aeree che vedono il greggio pesare in modo significativo sulla loro struttura di costo, le limitazioni alla circolazione delle persone imposto da un numero sempre maggiore di Stati così come la paura delle persone sono due voci che stanno avendo impatti devastanti per il comparto. Di fatto è comee se in questo momento fosse venuta a mancare la domanda. Guardando nello specifico all'Italia, i blocchi sempre più stringenti adottati dal Governo Conte per fermare la diffusione del contagio vanno a impattare negativamente un settore che ha un giro d'affari annuo nell'ordine dei 146 miliardi di euro, all'incirca il 12% del PIL nazionale.
In questo scenario le principali società di prenotazione come Booking, Expedia, Last Minute hanno visto dimezzarsi i propri valori di Borsa rispetto a quelli di poche settimane fa. A penalizzarle le ricadute sul PIL globale del coronavirus: quello turistico è infatti un settore molto legato all'andamento del Prodotti Interno Lordo, con molti analisti che hanno dimostrato l’esistenza di un fattore di correlazione tra l’aumento del Prodotto Interno Lordo a livello globale e la crescita del settore turistico. Specialmente del traffico aereo, settore altamente ciclico che sovraperforma quando vi è espansione economica e sottoperforma pesantemente in cicli economici recessivi o a fronte di shock esogeni come il Corona virus.
Come dimostrato anche da Warren Buffett a inizio marzo, la caduta delle quotazioni di Borsa di molti titoli può rappresentare un'occasione di investimento di medio termine. Le iniezioni di liquidità da parte delle banche centrali, così come i piani di sostegno lanciati tanto dagli istituti centrali che dai singoli Stati, potrebbero gettare le basi per un rallentamento economico meno marcato di quello prezzato finora dei prezzi delle azioni. Importante sarà il timing con cui si andranno a selezionare i titoli del settore turistico. Molto probabilmente nelle prossime settimane si verificherà il seguente andamento: prima della prossima trimestrale le società annunceranno un taglio della guidance con un’ulteriore discesa del prezzo (prima opportunità di entrata) per poi risalire non appena vi saranno miglioramenti sul fronte della pandemia. Ovviamente ci tengo a sottolineare che in questo momento ci sono priorità ben superiori rispetto ad un’opportunità finanziaria, ma ritengo tuttavia utile sottolineare come il finanziamento delle società da parte degli investitori potrebbe rappresentare un piccolo aiuto per uscire da questa orribile situazione. Investire (e non speculare al ribasso!!!!) potrebbe aiutare l’economia a ripartire.