La settimana comincia male per la casa automobilistica cinese BYD, che alla Borsa di Hong Kong sta perdendo in chiusura oltre il 5%. A scatenare le vendite un altro deposito normativo dove risulta che
la Berkshire Hathaway di Warren Buffett ha venduto ancora le azioni della società cinese. Da quando per la prima volta il conglomerato finanziario ha reso pubblico di aver tagliato le partecipazioni il 30 agosto, il titolo BYD ha perso circa il 18% del suo valore.
Il mercato sta cominciando a scontare l'uscita completa di Buffett dal capitale del produttore di veicoli elettrici, monetizzando un ritorno gigantesco da quando l'oracolo di Omaha ha acquistato le azioni per la prima volta nel 2008. All'epoca, Berkshire investì 232 milioni di dollari per un pacchetto di azioni; oggi quell'investimento ha fruttato oltre 30 volte, prima delle vendite di questo periodo.
L'ipotesi di una dismissione totale è stata avanzata da quando a fine luglio una quota del 20,49% del capitale di BYD è entrata nel Central Clearing and Settlement System. Questa era identica alle dimensioni della posizione di Berkshire alla fine di giugno, il che ha fatto pensare a un inizio di smobilizzo da parte di Buffett.
Secondo Kelvin Lau, analista di Daiwa Capital Markets Hong Kong Ltd, Berkshire uscirà completamente dalla sua posizione determinando una certa pressione per le azioni BYD nel breve termine. Tuttavia, aggiunge, i fondamentali dell'azienda cinese rimangono solidi. Adesso Berkshire detiene una quota del 18,87%, corrispondente a 207 milioni di azioni, dopo averne cedute circa 18 milioni.
BYD diventa il secondo produttore di batterie a luglio
Le vendite di Buffett hanno preso il sopravvento anche sulla notizia positiva che BYD è diventato il secondo produttore di batterie al mondo dopo CATL nel mese di luglio, scansando la posizione in graduatoria di LG Energy Solution. Secondo i dati rilasciati da SNE Research, il colosso cinese di Shenzen a luglio ha fornito 6,4 GWh di batterie, mentre LG Energy è arrivato a 4,4 GWh.
Ancora lontano è il leader assoluto Contemporary Amperex Technology, con 13,3 GWh. Per quanto riguarda le quote di mercato da inizio anno, non vi sono stati cambiamenti nei primi posti della
classifica mondiale, con CATL in testa con il 34,7%, LG Energy in seconda posizione al 14,2% e BYD come terza del podio al 12,6%.
I produttori cinesi stanno guadagnando sempre più terreno a livello globale nella produzione di batterie, essendo che il mercato delle auto elettriche del Dragone si mostra in continua crescita. Il vantaggio rispetto alla concorrenza è generato dalla
capacità di determinazione dei prezzi in un contesto di scarsa offerta, con l'utilizzo della batteria cinese che dovrebbe in pratica raddoppiare grazie all'aumento dei veicoli a nuova energia. BYD nei primi sei mesi dell'anno ha raggiunto un altro record, ossia quello di
togliere il trono a Tesla nella produzione di vetture elettriche e ibride a livello mondiale. La casa di Palo Alto invece mantiene il primo posto se si considerano esclusivamente le auto elettriche.
Tornando alle batterie, un rallentamento lo si denota nelle aziende sudcoreane, che dallo scorso anno a oggi hanno perso notevolmente quote di mercato. Infatti, quella cumulativa di LG, Samsung e SK è calata dal 34,2% al 25,9% negli ultimi 12 mesi. A giudizio di SNE Research, i produttori della Corea del Sud hanno bisogno di una strategia di sovvenzioni per il settore per contrastare lo strapotere cinese, esattamente come si sta facendo negli Stati Uniti e in Europa.