Negli ultimi anni moltissime aziende industriali si stanno concentrando sull’integrazione dell’idrogeno come fonte di energia pulita nelle loro attività. A tal proposito entro il 2030 l’Unione Europea prevede di raggiungere i 40 gigawatt di elettrolizzatori, che permetteranno di separare l’idrogeno dall’ossigeno nelle molecole dell’acqua.
In quest’ottica, BP ha annunciato il suo programma per la costruzione del più grande impianto per la produzione di idrogeno blu del Regno Unito, con una capacità che potrà arrivare fino a 1 gigawatt entro il 2030.
Per idrogeno blu si intende l’idrogeno generato dal gas naturale, in cui le particelle di anidride carbonica, derivanti dal processo, vengono catturate e immagazzinate. L’impianto, la cui sede sarà a Teesside in Gran Bretagna, sarà in grado di assorbire e stoccare fino a 2 milioni di tonnellate di CO2 all’anno.
L’idrogeno può avere molteplici applicazioni e BP ha dichiarato che l’H2 prodotto dal suo impianto sarà utilizzato, tra le altre cose, come carburante per veicoli pesanti e per fornire energia all’industria e alle abitazioni residenziali.
Secondo il colosso petrolifero britannico, la struttura sarà in grado di produrre i primi 500 megawatt entro il 2027 o, se ci saranno le giuste condizioni, anche prima.
Il vicepresidente delle energie a basse emissioni di BP, Dev Sanyal, ha dichiarato che l’idrogeno avrà un ruolo di primaria importanza nella decarbonizzazione delle industrie di tutto il mondo, in quanto può essere utilizzato come energia sostenibile anche nelle fabbriche difficili da elettrificare, con costi più contenuti.
Esistono vari modi per produrre l’idrogeno, ad esempio è possibile separarlo dall’ossigeno nell’acqua attraverso il processo di elettrolisi, ovvero tramite la corrente elettrica.
In questo caso se l’energia elettrica proviene da una fonte green, come l’eolico o il solare, l’idrogeno sarà definito verde o sostenibile.
Azioni BP: analisi grafica del titolo
Partendo dalla notizia odierna e da quelli che sono i piani di BP sul fronte della decabornizzazione, andiamo ora a vedere il quadro tecnico e i livelli operativi di trading che si possono individuare analizzando il grafico delle quotazioni delle azioni BP. Quotata principalmente al London Stock Exchange, in Borsa i titoli della società stanno cercando di recuperare quanto perso nell’ultimo anno.
Da novembre del 2020 sembra essersi arrestata la discesa dell’azione al LSE che ha caratterizzato gli ultimi due anni, con un crollo verticale in corrispondenza dello scoppio della pandemia da coronavirus. Una volta raggiunto il supporto in area 200 GBX, BP è rimbalzata, ha intrapreso un trend rialzista di medio periodo e sta cercando di riportarsi sui massimi degli ultimi 10 mesi.
L'analisi del grafico con time frame giornaliero consente così di individuare i seguenti livelli chiave per la strutturazione di strategie di trading long e short:
Long
Ingresso: breakout area 326,48 GBX
Stop loss: appena al di sotto di area 307,73 GBX
1° Target: area 331,73 GBX
2° target: area 376,18 GBX
Short
Ingresso: breakout area 307,73 GBX
Stop loss: appena al di sopra di area 326,48 GBX
1° Target: area 289,05 GBX
2° target: area 264,70 GBX