La prossima grande sfida di Apple sarà nel campo della sanità. L'azienda di Cupertino considera questa come una missione per dare un contributo enorme a tutta l'umanità. Da anni il gruppo guidato da Tim Cook lavora sottotraccia per sviluppare un metodo che offra un servizio di medicina di base con dottori che sono impiegati da Apple nelle cliniche e che hanno il supporto di ingegneri e progettisti delle strutture sanitarie.
Finora però nel settore della sanità, la società che capitalizza oltre 2.000 miliardi di dollari non è andata molto oltre al suo dispositivo Apple Watch, che consente di misurare i battiti cardiaci ed è in fase di progettazione per la temperatura corporea e addirittura per la glicemia. Riuscire a guadagnare terreno in questo ambito del resto non è impresa facile. Anche Amazon ha provato alcune partnership per coniugare la salute con la tecnologia, ma i risultati sono stati modesti.
Apple: un nuovo servizio di medicina di base
Tuttavia, questo è un campo che potrà essere sfruttato proprio dal punto di vista tecnologico, si tratta solamente di trovare la combinazione giusta. Infatti Apple sta investendo 20 miliardi di dollari l'anno nella ricerca e sviluppo per tentare di rivoluzionare un settore ancora inaccessibile.
La mossa di creare un piano di medicina di base è stata ideata nel 2016, anno in cui i ricercatori dell'azienda hanno cercato di comprendere come il flusso di dati sulla salute raccolti attraverso lo smartwatch potesse essere sfruttato per un miglioramento dell'assistenza sanitaria. In sostanza, i dati generati vengono collegati con l'assistenza virtuale e personale dei medici Apple.
Il programma sanitario funziona in abbonamento ed è personalizzato, fondandosi su un monitoraggio continuo dello stato di salute del paziente. Riuscire a trovare la combinazione ideale tra flusso dei dati, dispositivi e servizi darebbe un contributo sostanziale nel migliorare lo stato di salute e benessere della popolazione.
Questo sistema è stato sperimentato sui dipendenti e continua ancora oggi ad essere testato, per quanto si trovi sempre appena oltre una fase preliminare. In realtà però sono state espresse parecchie critiche dagli stessi dipendenti sul fatto che i dati sulle prestazioni delle cliniche fossero imprecisi e incompleti. Tutto ciò ha generato qualche battuta d'arresto del progetto che richiede ancora di essere perfezionato.
Apple: l'App HealthHabit per l'ipertensione
Recentemente vi è stata anche un'altra iniziativa condotta dal Dr. Sumbui Desai, Vice Presidente di Apple Health, che è stata denominata HealthHabit. Quest'ultima consiste in un'app digitale testata sui dipendenti dell'azienda, con la quale le persone si possono collegare con i medici tramite una chat attraverso cui si ha una vera e propria seduta di coaching sull'ipertensione. In pratica, ai pazienti viene inviato un monitor della pressione sanguigna e i consigli sulle abitudini più sane.
A marzo di quest'anno è stata fatta una presentazione dell'app e reso noto che il 91% dei pazienti aveva migliorato il suo stato riguardo la patologia. Una percentuale questa sicuramente superiore rispetto ad altre aziende che usano applicazioni simili. Ad esempio Hello Heart Inc. ha ottenuto un tasso di successo del 23% sui pazienti in stadio 2 di ipertensione nell'arco di 1 mese e mezzo, mentre Livongo Health Inc. ha affermato che un terzo dei pazienti in stadio 1 sia migliorato nello stesso intervallo temporale.
I vertici di Apple spiegano questa differenza con una diversa metodologia adottata, anche se pure in questo caso i dipendenti sottoposti al test asseriscono che le risultanze siano sopravvalutate in virtù di dati non proprio precisi.