La Banca Centrale Europea ha rimosso il divieto di distribuzione di dividendi per MPS, grazie all'esito positivo dell'
aumento di capitale di 2,5 miliardi conclusosi a novembre. In sostituzione al divieto, vi è l'obbligo per l'istituto di credito di Rocca Salimbeni della preventiva autorizzazione da parte dell'Autorità di Vigilanza. La decisione viene annunciata da una nota della BCE in merito ai requisiti patrimoniali che devono essere rispettati con l'inizio del prossimo anno. Questi riguardano a livello consolidato:
- Total SREP Capital Requirement del 10,75%, relativo a requisito minimo di fondi propri - Pillar 1 (P1R) dell'8% (di cui 4,50% in termini di CET1) e un requisito aggiuntivo di Pillar 2 (P2R) del 2,75%, che si attesta sullo stesso livello che era stato richiesto per il 2022, da detenere almeno per il 56,25% nella forma di capitale primario di classe 1 – CET1 – e per il 75% nella forma di capitale di classe 1 – Tier 1;
- requisito minimo complessivo in termini di Total Capital ratio del 13,50%, che si ottiene sommando al TSCR un Combined Buffer Requirement del 2,75%;
- requisito minimo complessivo in termini di CET 1 ratio dell'8,80%, come somma tra P1R al 4,50%, P2R all'1,55% e CBR al 2,75%;
- requisito minimo complessivo in termini di Tier1 del 10,82%, che include P1R al 6%, P2R al 2,06% e CBR al 2,75%.
MPS: requisiti 2022
Per quel che riguarda il 2022, facendo riferimento ai dati del bilancio consolidato al 30 settembre e considerando l'aumento di capitale di 2,5 miliardi di euro, con i costi annessi, i coefficienti patrimoniali della banca toscana applicando i criteri transitori in vigore per il 2022 risultano essere i seguenti:
- Common Equity Tier 1 ratio: 15,7%;
- Tier 1 ratio: 15,7%;
- Total Capital ratio: 19,5%;
Se invece si applicano i criteri a regime, i requisiti patrimoniali diventano:
- Common Equity Tier: 14,7%;
- Tier 1 ratio: 14,7%;
- Total Capital Ratio: 18,5%.
MPS: cosa significa per il titolo la decisione della BCE
Le azioni MPS hanno iniziato la seduta a Piazza Affari dopo le festività natalizie con un rialzo dell'1,37% a 1,9680 euro. Il titolo quest'anno ha perso circa l'89% del suo valore, a seguito dei grandi problemi finanziari che hanno investito l'istituto senese che ha dovuto ricorrere a una ricapitalizzazione.
Questo ha comportato un ridimensionamento del consensus, con gli analisti di Bloomberg che solo in cinque seguono il titolo. Di questi nessuno ha rating Buy, mentre tre sono Neutral e due hanno una posizione di vendita. Il target medio è di 2,67 euro. Tuttavia, secondo gli analisti di Websim, la notizia della rimozione del divieto dei dividendi è positiva, in ottica di trovare una soluzione politica alla situazione della banca, che da troppo tempo risulta in stallo.