Seduta all'insegna della debolezza, ma in recupero rispetto ai minimi sui principali mercati azionari del Vecchio Continente. Oggi sia Banca mondiale che il Fondo Monetario Internazionale hanno rivisto al ribasso le stime di crescita dell'economia globale.
In questo contesto non fa eccezione il FTSE Mib che si avvia a chiudere in ribasso dell'1%, per effetto dello stacco dei dividendi, con le quotazioni che si portano in area 24.600 punti. Nel breve rimane sempre importante la tenuta dei 24.500 punti per evitare ulteriori discese in direzione dei minimi della scorsa ottava posti nei pressi dei 24.150-24.200 punti. Tra i titoli che si mettono in luce a Milano troviamo Sciuker Frames grazie ai nuovi contratti firmati nelle ultime ore. Andiamo a vederli nello specifico.
Sciuker Frames: nuovi contratti per 17 milioni di euro
Sciuker Frames ha firmato, tramite la sua controllata Sciuker Ecospace, 14 nuovi contratti di appalto per un valore di poco superiore ai 17 milioni di euro. Grazie a queste nuove commesse i contratti nel nuovo anno arrivano ad un totale lordo superiore ai 56 milioni di euro, avvicinandosi a quell'obiettivo di 68 milioni di euro che la società aveva per l'intero 2022.
Il portafoglio ordini raggiunge i 184 milioni di euro, con un target annuale del valore alla produzuone consolidato pari a 153 milioni di euro, di cui 85 milioni sono relativi al polo industriale e 68 milioni che fanno riferimento al Superbonus 110%. Andiamo a vedere ora l'impatto che queste notizie hanno avuto sul titolo.
Azioni Sciuker Frames: analisi tecnica e strategie operative
Se l'impostazione di fondo delle azioni Sciuker Frames rimane al rialzo, la fase correttiva partita sul finire dello scorso anno dagli 11 euro non è stata ancora messa in un angolo. Il recupero odierno, che sta spingendo i prezzi in direzione dei massimi della scorsa settimana situati nei pressi degli 8,25 euro, è da monitorare attentamente.
Infatti con una conferma sopra questi livelli, il titolo potrebbe proseguire il rimbalzo in direzione delle forti resistenze e situate sulla soglia dei 9 euro. Solo con una rottura di questi ostacoli i prezzi invierebbero un segnale di forza aprendo la strada a target più importanti posti fin verso l'area dei 10 euro.
Al contrario un'indicazione di debolezza, che farebbe proseguire la fase correttiva di medio periodo, si avrebbe con discese sotto gli 8 euro. Infatti con la rottura di questi sostegni le quotazioni avrebbero un primo target sui 7,65 euro, dove transita la media mobile a 200 giorni, per poi passare ai 7,20 euro, che rappresentano l'ultimo ostacolo prima di un test sui 6,85-6,90 euro.