Apple è ad un passo dal concludere un accordo molto importante con Hyundai-Kia per la produzione dei veicoli elettrici a guida autonoma. Il contratto prevederebbe la creazione delle Apple Car nello stabilimento Hyundai di West Point, Georgia, a partire dal 2024, anche se il lancio potrebbe subire dei ritardi.
L'intesa non è ancora stata siglata ufficialmente e l'azienda guidata da Tim Cook potrebbe decidere di cambiare il produttore automobilistico con cui collaborare, oppure affiancarne un altro a Hyundai-Kia. La vettura della mela morsicata è interamente sviluppata dai ricercatori del colosso di Cupertino, che ha deciso di entrare nel mercato dell’auto e della mobilità che ha un valore di 10 trilioni di dollari.
Attualmente Apple detiene un terzo del mercato mondiale degli smartphone che vale 500 miliardi di dollari all’anno, quindi per ottenere lo stesso valore nel settore della mobilità sarebbe necessaria solo una quota del 2%. Non si conoscono ancora i dettagli dell'automobile targata Apple, ma sono state diffuse alcune indiscrezioni su come sarà progettata.
Inizialmente i veicoli elettrici non avranno conducente e verranno utilizzati per il cosiddetto ultimo miglio, quindi presumibilmente per le consegne di cibo e per le attività di robotaxi. L’entrata nel mondo dei veicoli elettrici automatizzati porterà il colosso tecnologico californiano in aperta concorrenza con Tesla, che si trova in uno stato avanzato nello sviluppo della guida autonoma.
Apple sta assumendo molte persone provenienti dal gruppo di Elon Musk, tra cui il Vicepresidente dell’ingegneria, quindi si immagina che a Cupertino puntando molto sui veicoli autonomi con alimentazione elettrica. Partendo dallo sbarco di Apple nel mercato automotive, andiamo ora a vedere il quadro tecnico e i livelli operativi di trading delle azioni quotate a Wall Street.
Azioni Apple: analisi tecnica e strategie operative
Al NASDAQ, le azioni Apple stanno continuando la cavalcata rialzista che sta permettendo ai prezzi di continuare ad aggiornare i massimi storici. Da metà 2019, il titolo si trova costantemente al di sopra della media mobile a 200 giorni, e negli ultimi sei mesi è aumentato sempre di più il divario da questo supporto dinamico e le quotazioni, segnale questo di ulteriore forza del trend.
Nelle ultime sedute i corsi stanno formando un ritracciamento dai massimi del 25 gennaio e si trovano in prossimità della trendline rialzista di medio-lungo periodo. Se questo supporto dinamico dovesse reggere ci saranno ottime possibilità per un nuovo impulso ascendente, premessa questa per ulteriori aggiornamenti dei top storici.
Le notizie di carattere fondamentale e l'analisi del grafico con time frame giornaliero consentono così di individuare i seguenti livelli chiave, per la strutturazione di strategie di trading long e short:
Long
Ingresso: breakout area 136,31 USD
Stop loss: al di sotto di 130,21 USD
1° Target: area 145,09 USD
2° target: trailing profit.
Short
Ingresso: breakout area 130,21 USD
Stop loss: appena al di sopra di area 136,31 USD
1° Target: area 126,94 USD
2° target: area 123,45 USD.